Reincarnation Blues – Michael Poore


Speculare sul senso della vita vi opprime? Allora questo è il libro giusto per affrontare la cosa: introduce una metafisica tutta sua, ma è impastato di un'ironia, di una "levità intelligente" capace di far digerire anche le prospettive più inquietanti. Racconta la storia di Milo, un uomo che ha vissuto 9.995 esistenze e che… risulta un po’ recalcitrante a raggiungere la perfezione assoluta, fondendosi finalmente con il Tutto. 
Anima antica che ha sperimentato tutte le epoche (dall’età della pietra fino a un futuro prossimo in cui l’umanità avrà colonizzato altre galassie) e tutte le incarnazioni possibili (è stato uomo, donna, albero, lumaca…), ha una storia d’amore impossibile, che corre sul filo dell’eternità. Riuscirà il nostro eroe a “schivare” il traguardo della perfezione spirituale e a coronare il suo sogno d’amore? 
Le avventure di questo protagonista un po’ valoroso e un po’ pasticcione e la “leggerezza” stilistica non devono però ingannare, semmai rendono solo meno difficile esplorare i luoghi più oscuri: Milo attraversa epoche e situazioni in cui la brutalità umana imperversa e pare inarrestabile. Allora, da lettori, viene da domandarsi se è mai possibile fare la differenza, nella vita. E se quella differenza, alla fine, rappresenta davvero il nostro personale, vivissimo anelito verso l’immortalità.

Perché leggerlo: Per sorridere tra una pagina e l’altra, ritrovando l’eco di grandi autori come Neil Gaiman e Terry Pratchett. Per fare il tifo per un uomo che fa del suo meglio ma a volte sbaglia, a volte è superficiale, a volte è stupido, egoista o ingenuo o coraggioso in modo incredibile. Per fare una riflessione sull’esistenza, chiedendosi cosa di straordinario si può lasciare nel nostro tratto di cammino sulla terra.

(B.Ve.)

Post popolari in questo blog

La città dell'orca - Sam J. Miller

Il detective selvaggio - Jonathan Lethem